Recovery Plan, tagli dei fondi per il sud. I sindaci di Burgio, Lucca, Villafranca e Calamonaci sostengono la protesta



I sindaci del sud Italia protestano contro il governo Draghi che ha deciso di tagliare parte dei fondi del Recovery Plan che erano destinati per lo sviluppo del Meridione, inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Così mercoledì 28 aprile alle ore 10:30 i sindaci dei comuni della provincia di Agrigento si ritroveranno a Roma, dinanzi Palazzo Chigi, per protestare contro questa decisione e per essere possibilmente ascoltati da qualche esponente del governo.

Tra i sindaci che si recheranno a Roma per palesare le aspettative del sud e della Sicilia, ci saranno anche Salvatore Dazzo, sindaco di Lucca Sicula, Francesco Matinella, sindaco di Burgio, Domenico Balsamo, sindaco di Villafranca Sicula e Pino Spinelli, sindaco di Calamonaci.

Insieme a Dazzo, Matinella, Balsamo e Spinelli, ci saranno altri 24 sindaci a rappresentare l'agrigentino.

L'iniziativa viene, ovviamente, condivisa e supportata esplicitamente, al di là della presenza fisica o meno a Roma, da tutti i sindaci dell'Unione Alto Verdura e Gebbia. Tutti compatti per difendere i fondi del Recovery Plan per il Sud e gli interessi delle proprie quattro comunità.

Francesco Matinella, Salvatore Dazzo, Domenico Balsamo e Pino Spinelli dichiarano: "Al Sud spettava il 60% delle risorse previste del recovery fund e lo ha riconosciuto anche il ministro Mara Carfagna. Invece il premier Draghi stanzia per il Mezzogiorno solo il 40%. C’è un 20% che ci è stato sottratto e questo non lo accettiamo, fondi che sarebbero di fondamentale importanza per lo sviluppo infrastrutturale del meridione, della Sicilia e, in particolare, della provincia di Agrigento.

Abbiamo aderito in maniera convinta a questa manifestazione di protesta a Roma e alla posizione dei 500 sindaci del Sud che hanno messo in piedi la rete denominata Recovery Sud - confermano Dazzo, Matinella, Balsamo e Spinelli.

A nome delle nostre comunità, non possiamo che esprimere il nostro dissenso sulla ripartizione delle risorse del Next Generation Eu. Non è la prima forma di protesta, né sarà l’ultima - concludono i sindaci Dazzo, Matinella, Balsamo e Spinelli per Lucca Sicula, Burgio, Villafranca e Calamonaci. Il nostro obiettivo è quello di non far passare il treno del recovery invano, ma approfittare di questo stanziamento per eliminare il divario Nord-Sud e quello tra la provincia di Agrigento e il resto delle province della Sicilia. Dopo 160 anni siamo stanchi delle condizioni del Mezzogiorno rispetto al resto d’Italia, stavolta non dobbiamo farci scippare né scappare questo stanziamento. Porteremo a Roma anche le istanze e l'appoggio degli altri sindaci che non sono riusciti a partecipare".

Oltre a Burgio, Lucca, Villafranca e Calamonaci, andranno a Roma anche i sindaci di Sciacca, Ravanusa, Ribera, Palma di Montechiaro, Joppolo Giancaxio, Sambuca di Sicilia, Alessandria della Rocca, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano Quisquina, Cammarata, Grotte, Comitini, Favara, Raffadali, Siculiana, Porto Empedocle, Santa Elisabetta, Menfi, Bivona, Agrigento, Naro, Realmonte, Cattolica Eraclea, Castrofilippo, Montevago e Camastra.

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