Disastro aereo del "Viking", il Comune di Burgio commemora e ricorda quella tragedia

A Burgio, a distanza di 70 anni, si ricorda quello che viene descritto come il primo disastro aereo avvenuto in Sicilia. Stiamo parlando della tragedia e dei caduti del "Viking".
Il Comune di Burgio, guidato dal sindaco Francesco Matinella, ricorda, quindi, il primo disastro dell’aviazione civile in Sicilia: il quadrimotore inglese "Viking", partito da Bivington, in Inghilterra, aveva fatto scalo a Nizza ed era diretto in Kenia. L’aereo si schiantò, purtroppo, il 16 febbraio 1952 sui Monti Sicani, in territorio di Burgio. Non vi furono sopravvissuti e, a distanza di tanti anni, è rimasto il giallo circa il numero delle vittime. L’elenco ufficiale, infatti, indicava 26 passeggeri (tra cui cinque bambini) e cinque componenti dell’equipaggio. Le cronache del tempo, invece, parlarono di 34 corpi recuperati e riportati in Gran Bretagna.

Il sindaco di Burgio Francesco Matinella dichiara: "Il dovere delle Istituzioni è quello del ricordo, della memoria e di tramandare quello che è avvenuto alle attuali e future generazioni. Dopo 70 anni la memoria di quell’incidente sarà rievocata, quindi, per iniziativa del Comune che collocherà un cippo commemorativo nel luogo in cui avvenne lo schianto, coinvolgeremo gli studenti in altre iniziative alle quali parteciperanno pure alcuni familiari ed eredi di quelle vittime".

I passeggeri del "Viking" erano, soprattutto, familiari di militari britannici e lo staff di un nuovo aeroporto aperto dagli inglesi a Entebbe, in Uganda, ma c’erano anche francesi, olandesi e un ingegnere italiano.

La causa del disastro, all'epoca, è stata attribuita ad un errore umano: il pilota, infatti, non avrebbe mantenuto la quota di sicurezza determinando, quindi, l’impatto fatale sul monte Serra del Biondo, a 1138 metri di altezza. La tragedia è rimasta per anni nella memoria degli allevatori e dei contadini della zona, molti dei quali parteciparono attivamente anche alle fasi di recupero dei resti del velivolo e dei morti.

Alle cerimonie per il ricordo, che si terranno in primavera, dovrebbero intervenire i figli di Marguarite Preston, morta insieme ad un altro figlioletto, Adrian di sette anni, a si stanno cercando altri familiari delle vittime che potrebbero giungere a Burgio nei prossimi mesi, accolti dalla comunità e dall'amministrazione comunale.