Le Istituzioni di Lucca Sicula esprimono solidarietà e vicinanza alle donne iraniane vittime di sopraffazione e arresti
Le Istituzioni politiche del Comune di Lucca Sicula esprimono solidarietà e vicinanza alle donne iraniane vittime di sopraffazione e di arresti immotivati.
Lo fanno attraverso una delibera del Consiglio Comunale che, lo scorso 29 marzo, ha votato in tal senso ed approvato la proposta denominata "solidarietà e vicinanza alle donne iraniane" e, di conseguenza, di adottare l'atto con la narrativa, la motivazione, il dispositivo e gli allegati di cui alla proposta stessa.
L'iniziativa è stata portata avanti dal Consiglio Comunale, presieduto dal professore Giuseppe Oliveri, e dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco avvocato Salvatore Dazzo.
Com'è risaputo, la vicenda internazionale prende spunto dalla storia di Mahsa Amini, donna iraniana arrestata dalla "Polizia Morale" del posto per non aver rispettato l'obbligo di indossare il velo e, poi, deceduta pochi giorni dopo a causa delle violente percosse subite.
Dall'episodio, un moto internazionale di solidarietà: i giovani e le donne di Teheran si sono ribellati e sono seguiti, nei giorni successivi, ondate di proteste, arresti immotivati e lamentele della comunità internazionale. I giovani iraniani, insomma, mal sopportano lo Stato teocratico di Teheran e chiedono più aperture verso l'Occidentee più libertà, anche religiosa.
A seguito, quindi, di queste dolorose vicende, le Istituzioni politiche e comunali di Lucca Sicula hanno deciso di "non restare indifferenti di fronte ad un popolo che lotta per conquistare diritti fondamentali che vengono sistematicamente violati e negati". La delibera, approvata all'unanimità dal consiglio comunale, impegna il sindaco e la giunta comunale a promuovere iniziative di solidarietà nei confronti delle donne e del popolo iraniano.
Commenti
Posta un commento
I vostri Commenti