Lucca Sicula. Autorizzato il rilascio di acqua per usi irrigui sul torrente Gebbia

Notizie positive per gli agricoltori del comprensorio di Lucca Sicula. Oggi c'è stato un importante vertice ad Agrigento tra il sindaco di Lucca Sicula Salvatore Dazzo, i responsabili del Consorzio di Bonifica territoriale con Baldo Giarraputo e i referenti dell'Autorità di Bacino. 

A seguito di varie interlocuzioni e del pressing politico portato avanti con successo, presso i tavoli regionali, dall'amministrazione comunale lucchese, è stato autorizzato il rilascio di centomila metri cubi di acqua, ad uso irriguo, che dalla Diga Castello verranno rilasciati, appunto, sul Torrente Gebbia, punto di riferimento per gli imprenditori agricoli del territorio.

Come si ricorderà, infatti, inizialmente gli agricoltori di Lucca Sicula erano stati tagliati fuori dalla cosiddetta irrigazione di emergenza consistente nell'utilizzo di due milioni di metri cubi di acqua dalla Diga Castello, irrigazione che era stata destinata, soprattutto, alle aziende che afferiscono sul Fiume Sosio Verdura. 

Adesso, invece, è stato ottenuto questo importante risultato che consentirà di salvare gli impianti, di lenire la crisi idrica e di salvare le pregiate piante di pesco situate anche in territorio di Lucca, acqua che potrà essere utilizzata già a partire dalla prossima settimana. 

Il sindaco di Lucca Sicula Salvatore Dazzo afferma: "Esprimo soddisfazione per il risultato che è stato ottenuto. Da mesi siamo impegnati a 360 gradi al servizio delle aziende agricole lucchesi che soffrono, come tutte, a causa della siccità e della conseguente crisi economica. 

Stiamo facendo tutto il possibile e, come si ricorderà, - conclude Dazzo - abbiamo anche ceduto in comodato d'uso una nostra motopompa per andare incontro alle esigenze tecniche del Consorzio di Bonifica. Ringrazio il commissario Baldo Giarraputo per aver ascoltato le nostre esigenze e tutte le associazioni di categoria che erano presenti al vertice di oggi.

Auspichiamo, infine, che la Regione Siciliana possa approvare al più presto, all'Ars, delle misure emergenziali e dei ristori economici in favore degli imprenditori agricoli agrigentini che, in particolar modo, stanno soffrendo per la mancanza di acqua e di introiti".