Incidente stradale nel torinese, perde la vita famiglia di Calamonaci. Le condoglianze istituzionali del sindaco Spinelli
Tragedia per la comunità di Calamonaci. Una famiglia originaria del piccolo comune agrigentino ha perso la vita nel corso di un terribile incidente stradale avvenuto, nella notte scorsa, in territorio di Settimo Rottaro, nel torinese. Da quanto si apprende, padre di 40 anni, madre di 32 anni e figlio di 15 anni, stavano rientrando dall'Inghilterra verso la Sicilia, per un periodo di ferie, per incontrare nuovamente i parenti e in occasione dell'ormai prossima festa di San Vincenzo Ferreri.
L'impatto è avvenuto sull'autostrada Ivrea - Santhià, lo scontro è stato fatale per la famiglia di origini calamonicesi: entrambe le vetture sono andate completamente distrutte, mentre una è finita addirittura in una scarpata sottostante. Gli occupanti dell'altra auto, invece, seppur feriti, per fortuna, non sono in pericolo di vita.
Le indagini sono in corso da parte delle autorità preposte per capire meglio la dinamica dell'incidente e per stabilire cosa abbia portato a questa terribile disgrazia.
Le tre persone decedute erano residenti da tempo in Inghilterra, ma senza dimenticare mai le loro origini agrigentine.
Venuto a conoscenza della disgrazia, il sindaco di Calamonaci Pino Spinelli si è stretto subito attorno ai familiari e parenti: "Sono molto addolorato e colpito da quanto è successo. La famiglia Marsala, questo il loro nome, viveva da tempo in Inghilterra, ma a Calamonaci aveva ancora molti parenti, familiari e amici. Da quanto ho appreso, avevano deciso di rientrare a Calamonaci, in questi giorni, proprio per assistere alla tradizionale festa dedicata al nostro patrono, San Vincenzo Ferreri, che ci apprestiamo a vivere dopo tre anni di pandemia e restrizioni che non ce lo hanno permesso.
Rivolgo le mie più sentite condoglianze - conclude il sindaco Spinelli - a questa famiglia distrutta dal dolore in questo momento di terribile angoscia. A nome mio e dell'amministrazione comunale di Calamonaci che presiedo, siamo uniti a loro con la preghiera e con la solidale vicinanza umana e fraterna. Disgrazie come questa lasciano attoniti e non dovrebbero mai accadere. Che il Signore li possa accogliere tra le Sue braccia".
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