Lucca Sicula e Burgio entrano a far parte della prestigiosa Associazione Nazionale "Città del Tartufo"
I Comuni di Lucca Sicula e Burgio sono entrati a far parte dell'Associazione Nazionale "Città del Tartufo" che vanta, al proprio interno, un lungo elenco di importanti città aderenti.
A darne comunicazione ufficiale la Direttrice del sodalizio Antonella Brancadoro che ha confermato la nuova adesione non soltanto di Lucca Sicula, ma anche di Sambuca di Sicilia e Burgio (nel video sottostante).
L'iniziativa è delle amministrazioni comunali, guidate dai sindaci Salvatore Dazzo e Francesco Matinella, che hanno deciso di muoversi in questa direzione per promuovere e far conoscere ulteriormente Lucca Sicula e Burgio a livello nazionale, e per aprire nuovi scenari e mercati per gli imprenditori agroalimentari del territorio.
L'Assemblea Nazionale dell'Associazione "Città del Tartufo" si terrà proprio domenica 26 febbraio a Norcia, in Umbria, e nel corso di questo occasione si darà il benvenuto ai nuovi territori e comunità che hanno deciso di entrare a far parte di questo prestigioso sodalizio. Il primo appuntamento ufficiale è con la rassegna denominata "Nero di Norcia" (25, 26 e 27 febbraio), rassegna agroalimentare che, sin dagli anni '50, promuove e valorizza tante produzioni tipiche enogastronomiche, omaggiando il protagonista principale che è il Tartufo Nero pregiato di Norcia.
L'Associazione Nazionale "Città del Tartufo" è nata ad Alba nel 1990 e oggi conta 62 Città iscritte, con numeri in aumento.
I sindaci di Lucca Sicula e Burgio Salvatore Dazzo e Francesco Matinella dichiarano: "Per noi è motivo di vanto poter aderire a questo importante sodalizio nazionale a cui fanno parte soltanto cinque Comuni siciliani: Capizzi, Castelbuono, Sambuca, Burgio e, appunto, Lucca Sicula.
Il nostro obiettivo - proseguono Dazzo e Matinella - è quello di sviluppare i territori aderenti dal punto di vista della produzione, commercializzazione e promozione turistica dell'agroalimentare, quindi la valorizzazione delle peculiarità ambientali, storiche, architettoniche, culturali ed enogastronomiche dei territori. Basti pensare anche al nostro olio, ai nostri agrumi e al nostro vino, tutti prodotti genuini, biologici, di qualità ed a chilometro zero. Punteremo adesso anche sul nostro tartufo di qualità, quello che proviene dai nostri boschi, che ha caratteristiche e proprietà ben precise e va promosso per il meglio, con l'aiuto dei nostri produttori, della Regione Siciliana e delle fiere nazionali ed internazionali che si programmeranno nei prossimi mesi. Il tartufo siciliano, in particolar modo quello di Lucca Sicula, di Burgio e dei Monti Sicani, è una risorsa importante, che auspichiamo di fare conoscere in Italia e all'estero, e l'adesione all'associazione apre nuove e importanti prospettive pure per la nostra comunità e i nostri produttori".
La mission intrapresa punta a sviluppare gli antichi tracciati commerciali per facilitare scambi e passaggi di merci preziose, comunità di accoglienza, di ristoro e di ospitalità, promozione dei territori e delle varie peculiarità.
Da questa esperienza, è nato successivamente anche il "Centro di Ricerca per la Valorizzazione del Tartufo e della Tartuficoltura in Sicilia", centro individuato dalla Regione Siciliana come Soggetto per attuare e promuovere iniziative, programmi e interventi volti a favorire, in particolare la diffusione e la promozione della conoscenza del tartufo siciliano in abbinamento al settore dell’enogastronomia e le potenzialità turistiche, culturali, commerciali ed ambientali legate alla raccolta e alla commercializzazione del tartufo, attraverso la promozione di manifestazioni fieristiche anche di richiamo sovraregionale e l’avvio di percorsi gastronomici dedicati.
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