Il docente di Lucca Sicula Antonino Oliveri vincitore del “Premio Ignazio Buttitta” per la sezione Folklore
Si svolgerà domenica 3 luglio 2022, presso il Teatro Tempio Giunone – Valle dei Templi di Agrigento, la cerimonia di consegna del “Premio di Arte e Cultura Siciliana Ignazio Buttitta” giunto alla XXIII edizione, promosso dal Centro artistico culturale “Renato Guttuso” di Favara, presieduto da Lina Urso Gucciardino.
Il 26enne docente lucchese Antonino Oliveri è risultato vincitore del primo premio per la sezione Folklore con il suo libro “La Pasqua a Lucca Sicula – Storia, Religione e Folclore”, edito da Melqart Communication di Sciacca.
Il giovane sente si molto onorato di questo riconoscimento intestato al grande Poeta Siciliano per il suo lavoro di valorizzazione delle più autentiche tradizioni di Lucca Sicula.
Dopo il successo della presentazione in Piazza Vittorio Emanuele dello scorso 25 Agosto, questo ambito premio conferma l’importanza della conservazione e valorizzazione delle tradizioni che influenzano la società lucchese fin dalla fondazione del paese, il 9 settembre 1621.
Il 08/10/2020 ha conseguito la laurea con la tesi: “La Settimana Santa e la Pasqua a Lucca Sicula: Storia, Religione e Folclore”. Argomento etnostorico riguardante le tradizioni pasquali del suo paese natìo; tradizioni sulle quali la bibliografia è molto carente. Per tale motivo ha deciso di ampliare l’argomento ed approfondire l’oggetto della tesi pubblicando il suo libro.
Un volume interessante che ripercorre la storia del piccolo paesino scandita dai tradizionali festeggiamenti di Pasqua che coinvolge tutta la comunità, dai più giovani ai più anziani, con l’eterna competizione tra i devoti di San Giovanni Battista e di San Michele Arcangelo.
Il libro è introdotto da una vera e propria Lectio Magistralis di etnoantropologia del Prof. Rosario Perricone. La parte storica riporta la “ Licentia Habitandi Feudum Culle “pro Don Francesco Lucchesi e Donna Francesca Perollo , nella versione originale conservata nell’Archivio di Stato di Palermo ,nella trascrizione in latino comprensibile di Pellegrino Mortillaro e nella traduzione dello Stesso Autore: atto di fondazione di Lucca datato 9 settembre 1621. Narra poi come Fancesca Perollo, senza figli, abbia fatto donazione di Lucca ai Gesuiti di Palermo, i quali l’hanno venduta a Laura Bologni-Platamone e , da questa, portata in dote ai Filangeri di Santa Margherita, i quali hanno dominato Lucca fino alla fine del feudalesimo nel 1812.
Viene descritta minuziosamente la Settimana Santa , animata dagli anni ’70 del 1900 dalla Compagnia teatrale Lucchese, iniziando con la Domenica delle Palme, il Giovedì e soprattutto Venerdì Santo con la rappresentazione del “Riscatto di Adamo “ di F.Orioles.
Riporta, per la prima volta, il “ giro dei Santi Lungo” di tutte le Processioni Lucchesi. Raccoglie memorie, canti e preghiere sulla Settimana Santa anche delle anziane Lucchesi Rosa Cortese e Salvatrice Lomonaco, scomparse poco tempo dopo avere lasciato queste preziose testimonianze.
Conclude con un ricco capitolo riguardante il giorno di Pasqua a Lucca Sicula,, indimenticabile per chi ha la ventura di assistervi.
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